Ucraina: Mosca prepara una nuova offensiva per rafforzare la posizione nei negoziati

La Russia si sta preparando a lanciare una nuova offensiva militare nelle prossime settimane per aumentare la pressione sull'Ucraina e consolidare la propria posizione nei colloqui sul cessate il fuoco. Fonti governative e militari ucraine rivelano che il piano del presidente Vladimir Putin mira a ritardare le trattative per una tregua e ottenere ulteriori guadagni territoriali. Mosca considera annesse le regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, sebbene non le controlli completamente. Un'espansione militare in altre aree, come Sumy, potrebbe offrire alla Russia un vantaggio significativo al tavolo delle trattative.

Il Cremlino prevede un'azione su vasta scala lungo la linea del fronte di 1.000 chilometri. Secondo rapporti d'intelligence, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha avvertito che la Russia sta preparando nuove offensive nel nord-est, nelle regioni di Sumy, Kharkiv e Zaporizhzhia. Zelenskyy ha dichiarato: "Stanno prolungando i colloqui e cercano di intrappolare gli Stati Uniti in discussioni infinite su false 'condizioni' solo per guadagnare tempo e cercare di conquistare più territorio". Due funzionari diplomatici del G7 a Kiev hanno confermato questa analisi. La Russia ha respinto la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo di 30 giorni, mentre la possibilità di una tregua parziale nel Mar Nero è stata compromessa dalle ampie condizioni imposte dai negoziatori del Cremlino.

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I comandanti militari ucraini segnalano un'intensificazione degli attacchi russi per migliorare le posizioni tattiche in vista dell'offensiva su larga scala. L'analista militare ucraino Pavlo Narozhnyi osserva: "Hanno bisogno di tempo fino a maggio, tutto qui". A nord, le forze russe e nordcoreane hanno riconquistato gran parte della regione russa di Kursk, dove l'anno scorso i soldati ucraini avevano effettuato un'audace incursione. I combattimenti si sono intensificati anche lungo il fronte orientale a Donetsk e Zaporizhzhia. Alcuni comandanti temono che la Russia possa trasferire le forze da Kursk verso altre zone dell'est. L'analista militare ucraino Oleksii Hetman, con legami nello stato maggiore dell'esercito, afferma: "Stanno preparando azioni offensive sul fronte che dovrebbero durare dai sei ai nove mesi, quasi tutto il 2025".

Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha annunciato che le forze di Mosca hanno conquistato un villaggio a soli sette chilometri dal confine della regione centrale ucraina di Dnipropetrovsk. Le unità dell'esercito russo hanno "liberato il villaggio di Zaporizhzhia" nella regione orientale di Donetsk, secondo il comunicato del ministero. La regione di Donetsk confina a est con Dnipropetrovsk.

La Russia continua a destinare uomini al fronte, trascurando le esigenze interne. Il ministero della Difesa britannico segnala una carenza di agenti di polizia in Russia, evidenziata dall'aumento dei posti vacanti nel ministero dell'Interno. Il ministro Vladimir Kolkoltsev ha dichiarato che attualmente ci sono 172.000 posti vacanti, con un incremento di 33.000 rispetto all'anno scorso. Londra rileva anche la crescita di "gruppi di autodifesa" nel Paese. Secondo l'intelligence militare britannica, questa situazione è dovuta a salari più alti nell'esercito rispetto alla polizia, soprattutto considerando le indennità di combattimento, e al timore che anche gli agenti possano essere inviati a combattere in Ucraina con stipendi inferiori. Londra avverte inoltre che i vertici russi temono un aumento dei crimini violenti con il ritorno dal fronte di soldati "ampiamente accusati di atrocità". Il ministero della Difesa del Regno Unito ritiene "molto probabile" che il Cremlino continui a dare priorità ai finanziamenti per la guerra rispetto alle necessità della polizia, sia nel breve che nel medio termine.

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