È morto Roberto De Simone, il maestro della musica e cultura popolare napoletana
Roberto De Simone è morto a 91 anni nella sua abitazione a Napoli, nel palazzo Ruffo di Castelcicala, in via Foria. Musicista, compositore, regista, autore teatrale, musicologo e scrittore, è stato uno dei principali studiosi dell’espressività popolare preindustriale. Lo scorso 15 gennaio era stato ricoverato all’ospedale Vecchio Pellegrini per problemi respiratori dovuti a un'influenza.
Fondatore nel 1967 della Nuova Compagnia di Canto Popolare, De Simone ha ricoperto ruoli di grande rilievo: direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli (1981-1987) e direttore del Conservatorio San Pietro a Majella (1995-2000). Accademico di Santa Cecilia dal 1998, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2019.

Tra le sue opere più note La gatta Cenerentola, presentata nel 1976 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, diventata un successo internazionale. Ha pubblicato numerosi saggi e volumi per Einaudi, dedicati alle tradizioni popolari napoletane e alla musica del Settecento. Autore di colonne sonore teatrali e televisive, ha lavorato con registi come Eduardo De Filippo, Lina Wertmüller e Carlo Lizzani.
Nato a Napoli il 25 agosto 1933 in via Pignasecca, ha studiato al Conservatorio San Pietro a Majella per dodici anni, per poi dedicarsi allo studio delle tradizioni popolari campane. Negli anni Sessanta ha iniziato a raccogliere testimonianze e canti delle feste popolari, fondendo rigore filologico e rielaborazione artistica. La sua ricerca si è concretizzata in produzioni teatrali e musicali che hanno rinnovato la scena culturale italiana, come L’opera buffa del Giovedì Santo, Masaniello, La festa di Piedigrotta, Mistero e processo di Giovanna d’Arco, Il Re Bello e Eleonora.
Ha curato la regia di numerose opere nei principali teatri del mondo, da Mozart a Verdi, da Rossini a Pergolesi. Tra i suoi lavori più recenti gli spettacoli Cholera (2003) e Là ci darem la mano (2007). I suoi studi hanno alimentato una vasta produzione saggistica e discografica, contribuendo alla conservazione e valorizzazione del patrimonio immateriale campano.
Insignito di numerose onorificenze italiane e internazionali, De Simone ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria di Gesualdo e premi prestigiosi come il Premio Nonino Risit d’Aur e il Premio Mediterraneo d’Arte e Creatività.