Strage a Sumy, la Russia colpisce durante la Domenica delle Palme: 34 morti e oltre 100 feriti

Attacco missilistico russo nella città ucraina di Sumy il 13 aprile, nel giorno della Domenica delle Palme. Almeno 34 civili sono stati uccisi e 117 feriti, tra cui 15 minori. Dei feriti, 68 sono ricoverati in ospedale, 8 in condizioni gravi. Il raid è avvenuto in pieno giorno, mentre le strade erano affollate. Secondo l'intelligence ucraina, sono stati lanciati due missili balistici Iskander M/KN-23. Il presidente Zelensky ha denunciato su Telegram l'attacco come un ennesimo "crimine di guerra", precisando che sono stati colpiti 20 edifici tra cui università, appartamenti, negozi, caffè e il tribunale distrettuale.

Zelensky ha definito l'attacco un atto terroristico, accusando Mosca di voler diffondere il terrore nelle città ucraine. Ha ribadito che "solo un'azione decisa" può fermare l'aggressione russa, sottolineando che "senza pressione sulla Russia la pace è impossibile". Il presidente ucraino ha anche ricordato il rifiuto di Mosca, un mese fa, di una proposta americana per un cessate il fuoco incondizionato.

strage sumy

L'inviato americano per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha scritto su X che l'attacco ha "superato ogni linea di decenza", condannando con fermezza l'uccisione di civili. La premier Giorgia Meloni ha parlato di un "attacco vile e orribile", esprimendo cordoglio per le vittime e ribadendo l'impegno dell'Italia, insieme all'Europa, per fermare "questa barbarie".

Condanna unanime anche da parte dell'Unione Europea. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha definito l’attacco "un atto barbaro" e ha ribadito il sostegno dell’Europa all’Ucraina fino al raggiungimento di "una pace giusta e duratura". La portavoce della NATO Allison Hart ha parlato di "scene orribili" e ha invocato misure forti per attuare un cessate il fuoco.

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