Perché Papa Francesco ha scelto di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma
Papa Francesco aveva espresso nel testamento la volontà di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Il documento, datato 29 giugno 2022, recita: "Chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore". La scelta non sorprende, considerando la profonda devozione mariana del Pontefice.
I funerali si terranno sabato alle 10 sul sagrato di San Pietro, primo giorno dei Novendiali. Nel suo testamento, Francesco specificava: "Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda in questo antichissimo santuario mariano dove mi recavo in preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico". Ha chiesto una tomba semplice, senza decorazioni, situata tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, con la sola iscrizione “Franciscus”.

Il cardinale Santos Abril y Castello ha raccontato che Francesco gli comunicò questa volontà già la sera della sua elezione, il 13 marzo 2013, confermandola con una visita alla Basilica la mattina seguente. Già negli anni precedenti, durante i suoi viaggi a Roma, Bergoglio si recava sempre alla Salus Populi Romani, considerata una tappa obbligata. Anche durante il pontificato, il Papa ha visitato frequentemente la Basilica, in forma privata, ogni volta che partiva o rientrava da un viaggio.
Il 1° gennaio 2016 scelse di aprire la Porta Santa proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore per il Giubileo Straordinario, nella festa della maternità divina di Maria. Secondo il cardinale Abril, fu un modo per ricollegarsi alle origini della Basilica, costruita per onorare Maria Madre di Dio.
Numerosi i momenti significativi legati alla Salus Populi Romani. Il 15 marzo 2020, durante il lockdown, Francesco pregò dinanzi all'icona mariana per la fine della pandemia. Il 27 marzo, la stessa icona fu portata in una piazza San Pietro vuota durante un momento di preghiera storica. L'8 dicembre 2023, il Papa offrì alla Salus Populi Romani la Rosa d’oro, simbolo della benedizione pontificia, per sottolinearne l’importanza spirituale nella vita della Chiesa.
Il 4 giugno 2024, nel ricordo del voto fatto da Pio XII alla Madonna per la salvezza di Roma durante la Seconda guerra mondiale, Papa Francesco inviò un messaggio in cui auspicava che la memoria di Maria Salus Populi Romani aiutasse i romani a essere costruttori di pace e fratellanza. Ribadì che da secoli i cittadini si affidano all'icona mariana nei momenti di calamità, guerra e dolore.
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