Pisa, spara al figlio e tenta il suicidio: coinvolto l'assassino di Maurizio Gucci
Tragedia familiare a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, dove Benedetto Ceraulo, 63 anni, ha sparato al figlio 37enne Gaetano e ha tentato di togliersi la vita con la stessa arma. L’uomo era stato condannato all’ergastolo come esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano, ed era tornato in libertà due anni fa.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la lite è scoppiata nel giardino dell’abitazione di via Fontine, dove Ceraulo viveva in affitto. Durante il confronto, il 63enne ha sparato al figlio colpendolo al volto, poi ha puntato la pistola alla testa e ha fatto fuoco su se stesso. Nonostante la ferita, Gaetano è riuscito a fuggire in auto e ha chiesto aiuto fermandosi davanti a un bar poco distante.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e l’elisoccorso, che ha trasportato Ceraulo all’ospedale di Cisanello in condizioni gravissime. Il figlio è stato portato al Lotti di Pontedera e sarà operato, ma è fuori pericolo. Gaetano era arrivato nel Pisano da pochi giorni, probabilmente per trascorrere la Pasqua con il padre.
Ceraulo, dopo la condanna all’ergastolo, aveva ottenuto la semilibertà nel 2017 e partecipato a un programma di reinserimento. Le condanne definitive per l’omicidio Gucci coinvolsero anche Patrizia Reggiani, ex moglie dell’imprenditore, e altri complici: 29 anni a Reggiani e Orazio Cicala, 26 anni a Ivano Savioni, 25 anni a Giuseppina Auriemma. Nessuno degli imputati ha mai ammesso il coinvolgimento.
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