Curiosità e significato della soluzione Averroe

Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla soluzione di 7 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Averroe è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:

  1. Ibn Rushd o: filosofo

Averroè, nome con cui nell'Europa medievale era conosciuto Abu al-Walid Muammad ibn Amad ibn Rušd (in arabo ), latinizzato come Aven Roshd e infine come Averrhoës o Averroës (Cordova, 14 aprile 1126 – Marrakech, 10 dicembre 1198), è stato un filosofo, medico, matematico, giudice e giurisperito arabo, considerato, insieme al suo precursore Avicenna, il più influente filosofo musulmano del Medioevo.

Autore di oltre 100 libri e trattati, le sue opere filosofiche includono numerosi commenti di Aristotele: pertanto, era conosciuto nel mondo occidentale come Il commentatore e padre del razionalismo. È stato anche giudice capo e medico di corte per il califfato almohade.

Nato nel 1126 da una famiglia di eminenti giudici, nel 1169 fu presentato al califfo Abu Yaqub Yusuf, che, rimasto colpito dalle sue conoscenze, divenne il suo mecenate e commissionò molti dei commentari che il filosofo avrebbe scritto. In seguito Averroè servì più mandati come giudice a Siviglia e Córdoba. Nel 1182 fu nominato medico di corte e giudice supremo di Córdoba. Dopo la morte di Abu Yusuf nel 1184, rimase a favore del re fino a quando cadde in disgrazia nel 1195. Fu preso di mira con varie accuse, probabilmente per motivi politici, e fu esiliato nella vicina Lucena. Tornò nelle grazie reali poco prima della sua morte.

Averroè era un forte sostenitore dell'aristotelismo; tentò di ripristinare quelli che considerava gli insegnamenti originali di Aristotele e si oppose alle tendenze neoplatoniche dei primi pensatori musulmani, come Al-Farabi e Avicenna. Difese inoltre la ricerca della filosofia contro le critiche dei teologi ashariti come Al-Ghazali, sostenendo che fosse ammissibile nell'Islam e persino obbligatoria tra alcune élite. Affermò inoltre che i testi sacri dovessero essere interpretati allegoricamente qualora ciò contraddicesse le conclusioni raggiunte dalla ragione e dalla filosofia. Per quanto riguarda la giurisprudenza islamica, scrisse il Bidayat al-Mujtahid sulle differenze tra le scuole di diritto islamiche e i princìpi che avevano causato le loro differenze. In medicina, propose una nuova teoria dell'ictus, descrisse per la prima volta i segni e i sintomi del morbo di Parkinson e potrebbe essere stato il primo a identificare la retina come la parte dell'occhio responsabile del rilevamento della luce. Il suo libro di medicina Al-Kulliyat fi al-Tibb, tradotto in latino e noto come Colliget, è diventato un libro di testo in Europa per secoli.

La sua eredità nel mondo islamico è stata modesta per ragioni geografiche e intellettuali. In occidente, Averroè divenne noto per i suoi ampi commenti su Aristotele, molti dei quali furono tradotti in latino ed ebraico. Le traduzioni della sua opera risvegliarono l'interesse dell'Europa occidentale per Aristotele e per i pensatori greci, un'area di studio che era stata ampiamente abbandonata dopo la caduta dell'Impero Romano. I suoi pensieri generarono controversie nella cristianità latina e innescarono un movimento filosofico chiamato Averroismo basato sui suoi scritti. La sua tesi sull'unità dell'intelletto, proponendo che tutti gli esseri umani condividessero lo stesso intelletto, divenne una delle dottrine averroiste più note e controverse in occidente. Le sue opere furono condannate dalla Chiesa cattolica nel 1270 e 1277. Sebbene indebolito dalle condanne e dalle critiche di Tommaso d'Aquino, l'averroismo latino continuò ad attrarre seguaci fino al XVI secolo.

Italiano

Sostantivo

averroismo m sing (pl.: averroismi)

  1. (filosofia) definizione mancante; se vuoi, aggiungila tu

Sillabazione

a | ver | ro | ì | smo

Pronuncia

IPA: /averro'izmo/

Etimologia / Derivazione

deriva dalla contrazione di Averroè e dal suffisso -ismo