Curiosità e significato della soluzione De Vulgari Eloquentia
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Il De vulgari eloquentia (L'eloquenza della lingua volgare) è un trattato in lingua latina scritto da Dante Alighieri tra il 1303 ed i primi mesi del 1305.
Pur affrontando il tema della lingua volgare, fu scritto in latino in quanto rivolto principalmente ai dotti del tempo per mostrare loro la bellezza della lingua volgare nella loro lingua, appunto il latino. Inoltre, Dante scrisse in questa lingua per difendersi da eventuali accuse di incultura e soprattutto perché si stava rivolgendo non al popolo bensì alle persone dotte. Il trattato avrebbe dovuto comprendere almeno quattro libri, ma Dante ne compose soltanto uno e parte del secondo.
Italiano
Avverbio
sovramagnificentissimamente
- (letterario) (raro) in un modo che va oltre a una grande magnificenza; vocabolo coniato da Dante Alighieri e presentato come esempio di una parola che da sola forma un endecasillabo; è stata la più lunga parola italiana (una lettera in più anche di precipitevolissimevolmente, coniata da Francesco Moneti nel 1677) finché Anacleto Bendazzi non trovò anticostituzionalissimamente:
- «sovramagnificentissimamente, quod endecasillabum est» (che è un endecasillabo). Dante Alighieri: De Vulgari Eloquentia; Liber VII, 6.
Sillabazione
- so | vra | ma | gnì | fi | cen | tìs | si | ma | mén | te
Pronuncia
IPA: /so.vra.mai.fi.tenti.ssi.ma'men.te/
Etimologia / Derivazione
avverbio derivato da "sovramagnificentissimo", aggettivo composto da "sovra-" (nel senso di "al di sopra", "oltre il limite", secondo l'uso dell'epoca) e "magnificentissimo", che deriva dal latino magnificentissimu(m) e vuol dire "molto sontuoso" o "dotato di molta magnificenza"
Termini correlati
- sovramagnificentissimo
