Curiosità e significato della soluzione Do
Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla soluzione di 2 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Do è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:
- Prima tra sette
- Lo lancia il soprano
- La tonalità senza diesis né bemolle
- In fondo in fondo
- Poco docile
- Impegna quand è di petto
- La nota del generoso
- Quello di petto squilla
- Mi precedono in domicilio
- Precede sei note
- La fine di Edoardo
- Si prende di petto
- La prima di sette sorelle
- Prima nota
- Precede il re
Italiano
Sostantivo
do ( approfondimento) m inv
- (musica) nome del primo grado della scala diatonica di Do
- intonare un do
- do diesis, do bemolle
- segno che rappresenta tale nota sul pentagramma
- do ( approfondimento) di petto: do acuto posto due ottave sopra il do centrale, cantato da un tenore con voce piena, cioè diversa dal registro di falsetto o falsettone
Voce verbale
do
- prima persona singolare dell’indicativo presente attivo di dare
- do sempre da mangiare agli affamati
Sillabazione
- dò
Pronuncia
IPA: /'d/
Etimologia / Derivazione
- (prima nota musicale della scala armonica omonima) dubbia; nel latino ecclesiastico medievale si utilizzava ut per designare tale nota; il primo utilizzo attestato della notazione “do” si ha in un testo di Pietro Aretino (prima metà del XVI secolo), e potrebbe derivare dalla prima sillaba del latino Dominus, “Signore”, o semplicemente essere un suono più naturale da associare all’emissione di voce necessaria per produrre tale nota rispetto ad ut. Una teoria alternativa (Treccani) vuole che derivi dalla prima sillaba del cognome di Giovanni Battista Doni, ma il rinvenimento di attestazioni precedenti l’epoca di attività di tale musicista la smentiscono
- (voce verbale) vedi dare
Termini correlati
- (note musicali) do, re, mi, fa, sol, la, si
Varianti
- (prima persona singolare dell'indicativo presente di dare) dò
Uso / Precisazioni
- come prima persona singolare dell'indicativo presente di dare, do e dò sono entrambi formalmente corretti; tuttavia le regole ortografiche italiano non richiedono di esplicitare l'accento di una parola monosillabica, a meno che non possa insorgere confusione tra parole omografe, e nel caso di do questo non avviene, per cui la grafia senza accento è da preferire (fonte: Treccani, forum dell'Accademia della Crusca)