Curiosità e significato della soluzione Harakiri

Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla soluzione di 8 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Harakiri è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:

  1. È detto anche seppuku
  2. Il suicidio del samurai
  3. Il tipico suicidio giapponese
  4. Il suicidio giapponese

Seppuku (, tagliare il ventre), comunemente noto in Occidente come harakiri (), è un termine giapponese che indica un antico rituale suicida - obbligatorio o volontario - riservato alla classe guerriera, soprattutto samurai. Diffuso dalla metà del XII secolo fino a gran parte dell'Ottocento, fu ufficialmente bandito nel 1868. La parola harakiri, sebbene ampiamente conosciuta all'estero, è usata raramente dai giapponesi, che preferiscono il termine seppuku (composto dagli stessi kanji in ordine inverso). Il rituale dello sventramento faceva solitamente parte di una cerimonia molto elaborata e veniva eseguito davanti agli spettatori.

Il metodo di esecuzione appropriato consisteva in un taglio orizzontale (kiru) nella zona del addome, sotto l'ombelico (hara), effettuato con un tanto, wakizashi oppure un semplice pugnale, partendo dal lato sinistro e tagliandolo verso il lato destro, lasciando così scoperte le viscere come un modo per mostrare la purezza del carattere. Infine, se le forze lo permettevano, si effettuava un altro taglio tirando la lama verso l'alto, prolungando il primo taglio o iniziandone uno nuovo a metà di esso. Una volta terminato il taglio, il "boia", detto kaishakunin (), svolgeva la funzione finale del rituale, la decapitazione.

Poiché si tratta di un processo di suicidio estremamente lento e doloroso, il seppuku veniva utilizzato come metodo per dimostrare il coraggio, l'autocontrollo e la forte determinazione caratteristici di un samurai. Come parte del codice d'onore del bushido, il seppuku era una pratica comune tra i samurai, che consideravano la propria vita come una resa all'onore di morire gloriosamente, rifiutando di cadere nelle mani degli altri. i loro nemici, o come forma di pena di morte di fronte al disonore per un crimine, un delitto o per qualsiasi altro motivo che li avrebbe disonorati. Altri motivi erano dietro questi coraggiosi atti, come la violazione della legge o il cosiddetto oibara (), in cui il ronin () dopo aver perso il suo daimyo (), che all'epoca aveva un ruolo simile al feudatario in Occidente, sarebbe stato costretto a praticare il seppuku, tranne nei casi in cui il suo signore per iscritto impedisse tale usanza.

Italiano

Sostantivo

harakiri ( approfondimento) m inv

  1. (forestierismo) (storia) forma di suicidio di antiche origini, praticato in Giappone (storicamente dai samurai) secondo un rituale che prevedeva di infliggersi un colpo di arma da taglio (in genere una spada) al ventre, in genere per espiare un'onta subita che ricadeva sul proprio onore
  2. (per estensione) (senso figurato) azione che si ripercuote in modo negativo verso se stessi
    • fare harakiri (si usa per esempio nello sport quando si fa un autogol o si perde per colpe esclusivamente proprie o per gravi errori)

Sillabazione

ha | ra | ki | ri

Pronuncia

IPA: /ara'kiri/

Etimologia / Derivazione

formato dal giapponese (hara), "ventre", "addome", e da -kiri "taglio" (vedi anche , kiru, "tagliare") Viene letto secondo la pronuncia dei due ideogrammi (in giapp. kanji) presi singolarmente. In realtà, in giapponese, il termine composto non viene solitamente letto "harakiri", bensì seppuku, secondo la pronuncia sino-giapponese dei due ideogrammi

Sinonimi

  • (storia) suicidio, seppuku
  • (senso figurato) autodistruzione, autolesionismo

Varianti

  • karakiri (per assonanza, senza fondamento etimologico)