Curiosità e significato di Infiorettature

Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla soluzione di 14 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Infiorettature è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:
  1. Abbellimenti stilistici

Tiberio Giulio Cesare Augusto (in latino Tiberius Iulius Caesar Augustus; Roma, 16 novembre 42 a.C. – Miseno, 16 marzo 37) è stato il secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia, regnante dal 14 al 37, anno della sua morte.

Membro della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4, e il suo nome mutò in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio (Giulio) Cesare Augusto (Tiberius (Iulius) Caesar Augustus) e poté succedergli ufficialmente nel ruolo di princeps, sebbene già dall'anno 12 fosse stato associato nel governo dell'Impero.

In gioventù Tiberio si distinse per il suo talento militare, conducendo brillantemente numerose campagne lungo i confini settentrionali dell'Impero e in Illirico. Dopo un periodo di volontario esilio sull'isola di Rodi, rientrò a Roma nel 2 e condusse altre spedizioni in Illirico e in Germania, dove pose rimedio alle conseguenze della battaglia di Teutoburgo. Asceso al trono, operò molte importanti riforme in ambito economico e politico e pose fine alla politica di espansione militare, limitandosi a mantenere sicuri i confini, grazie anche all'opera del nipote Germanico Giulio Cesare. Dopo la morte di quest'ultimo, Tiberio favorì sempre più l'ascesa del prefetto del pretorio Seiano, allontanandosi da Roma per ritirarsi nell'isola di Capri. Quando il prefetto mostrò di volersi impadronire del potere assoluto, Tiberio lo fece destituire e uccidere, ma evitò ugualmente di rientrare nella capitale.

Inoltre, durante il suo regno, in Giudea, si diffuse la dottrina predicata da Gesù, condannato a morte per crocifissione sotto il prefetto Ponzio Pilato.

Tiberio fu duramente criticato dagli storici antichi, quali Tacito e Svetonio, ma la sua figura è stata rivalutata dalla storiografia moderna come quella di un politico abile e attento.

Italiano

Sostantivo

fronzolo m sing (pl.: fronzoli)

  1. ornamento, spesso di cattivo gusto o ad ogni modo visto come inutile
    • in quella camera ci sono troppi fronzoli per i miei gusti
  2. (senso figurato) (generalmente al plurale, in frasi negative) stile di scrittura con molte digressioni
    • scrivere senza fronzoli, avere una prosa asciutta, senza parole inutili

Sillabazione

fròn | zo | lo

Pronuncia

IPA: /'frndzolo/

Etimologia / Derivazione

dal latino frondeus che deriva da frons cioè "fronda", con l'aggiunta del suffisso -olo; attestato dal 1625.

Sinonimi

  • ornamento superfluo, accessorio inutile
  • (di testo, stile) orpello, infiorettatura

Parole derivate

  • infronzolare, rifronzolire