Curiosità e significato della soluzione Laici
Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla soluzione di 5 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Laici è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:
- Frati conversi
- Lo sono alcuni frati
- Non fanno parte del clero
- Non ecclesiastici
- Non appartenenti al clero
- Liberi dall insegnamento religioso
Il termine laico nell'accezione moderna del termine ha assunto significato di "aconfessionale", ossia dislegato da qualsiasi autorità confessionale, ecclesiastica (o non ecclesiastica), e quindi da qualsiasi confessione religiosa (o non religiosa).
Nel significato puro ed originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso invece, il laico è un fedele della religione non ordinato sacerdote o non appartenente a congregazioni religiose.
Etimologicamente il termine laico deriva dal gr. laïkós ovvero "del popolo" quindi che vive tra il popolo secolare non ecclesiastico, e che non possiede la conoscenza filosofico - teologica prerogativa della casta sacerdotale. Infatti è proprio questa la differenza. Nella società protocristiana dei primi secoli il laico veniva distinto dal presbitero ed alle cerimonie religiose i laici e i presbiteri partecipavano fisicamente separati. Nelle basiliche protocristiane esisteva un elemento architettonico divisorio, perlopiù marmoreo, chiamato iconostasi; al di là e al di qua di esso prendevano posto rispettivamente il clero e il popolo dei fedeli. L'iconostasi è ancora presente nelle chiese di rito bizantino, sia ortodosse sia cattoliche.
Negli ultimi anni il termine "laico" viene invece utilizzato per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolato dall'autorità confessionale, ma non inficia la pratica di una particolare credenza religiosa: per cui si possono distinguere "laici credenti" da "laici non credenti".
L'abuso del termine in sede politica, in funzione di sinonimo perfettamente sovrapponibile ad "anticlericale" o "ateo", ha generato l'utilizzo del termine spregiativo "laicista", con un significato simile e opposto all'uso del termine spregiativo "clericale" per indicare persone che si autodefiniscono "laiche" e si comportano come anticlericali, ma "laicista" è anche colui che si professa laico senza esserlo.
Oggi esso ha anche altri significati:
- Nella Chiesa cattolica e nelle Chiese orientali si utilizza la denominazione di fedele laico per tutti i credenti non ordinati: cioè per coloro che in forza del loro battesimo sono cattolici, ma non hanno il ministero di diacono, presbitero o vescovo. Nel Protestantesimo la parola "laico" è usata in riferimento ai membri di chiesa che non hanno funzioni particolari (pastore, anziano, etc.).
- Nel linguaggio politico il laico è chi propende per una netta separazione della vita delle istituzioni dall'influenza delle confessioni religiose, ossia per indicare chi si ispira ai valori della laicità. Per estensione laico è anche chi desidera una minore influenza delle confessioni religiose nella società.
- Laico è anche una persona priva di pregiudizi. Ragionare laicamente è un'espressione usata per indicare un ragionamento che non parte da presupposti aprioristici e non sfocia in prese di posizione immodificabili.
- Il termine laico viene usato nel contesto di professioni specializzate per riferirsi a chi non pratica la stessa professione. Laico è un membro del Consiglio Superiore della Magistratura che non appartiene all'ordine dei magistrati, normalmente un politico. Laico è anche il magistrato onorario, non togato, ossia il magistrato non professionale, che non è stato selezionato nell'ambito della magistratura con ordinario concorso.
Italiano
Aggettivo, forma flessa
laici m pl
- plurale di laico
Sillabazione
- lài | ci
Etimologia / Derivazione
- vedi laico
Sinonimi
- secolari, profani
- laicali, aconfessionali
Contrari
- religiosi, ecclesiastici, clericali
- sacerdotali