Curiosità e significato della soluzione Lamento
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Lamento di Portnoy (in originale Portnoy's Complaint) è un romanzo di Philip Roth pubblicato nel 1969. Nel 2025 è stato pubblicato da Adelphi con il titolo Portnoy.
Il romanzo è strutturato come un ininterrotto monologo del narratore, Alexander Portnoy, un ebreo americano, al suo psicanalista, il dottor Spielvogel, prima che quest'ultimo inizi la terapia prevista. Suddiviso in sette capitoli dai titoli alquanto originali (nella traduzione italiana, il secondo e il quarto si intitolano rispettivamente Seghe e Figomania), ha come filo conduttore l'alternanza dei piani temporali prodotta dalla rievocazione memoriale del protagonista-narratore: nevrotico, erotomane, morbosamente attaccato alla madre e alle tradizioni ebraiche, spesso peraltro dileggiate e contestate nei loro assurdi divieti, uomo di successo (è responsabile di un dipartimento dell'amministrazione di New York contro la discriminazione), eppure incapace di trovare un centro stabile e disperatamente alla ricerca di una moglie, una famiglia, dei figli. Da Newark a New York, dalla Grecia fino in Israele, Portnoy si porta dietro le sue manie, i suoi tic, le sue idiosincrasie e le sue morbosità sessuali, alla disperata ricerca di una banale, ordinaria, normalità.
Italiano
Sostantivo
lamento ( citazioni) m sing (pl.: lamenti)
- esternazione, talvolta plateale, di dolore (sia fisico che spirituale), di cordoglio, di profondo rammarico, manifestato con voce tormentata o straziata, con gemiti o con urla, cui si accompagna spesso il pianto e una gestualità che, in certi contesti, assume carattere simbolico e rituale
- il lamento angoscioso delle prefiche
- (per estensione) verso di un animale ferito e spaventato; guaito
- (per estensione) richiamo prolungato o ripetuto, acuto e talvolta di forte intensità, che può essere percepito di volta in volta come monotono, uggioso, fastidioso, vagamente disperato o inquietante; ululato; uggiolio
- i lamenti dei gatti che si accoppiano
- (per estensione) suono che evoca un gemito di dolore; stridio
- dal violino non sai cavare altro che lamenti
- il lamento degli alberi morti portato dal vento
- lagnanza, lamentela, rimostranza
- componimento poetico simile all'elegia ma di carattere popolare e argomento storico, concepito sotto l'influsso di un evento doloroso allo scopo di preservarne la memoria collettiva e diffuso sia in antichità che nel medioevo, specialmente nella letteratura provenzale (planh), francese (complainte), siciliana e italiana (pianto o lamento, di cui è un esempio la lauda di Jacopone da Todi Pianto della Madonna)
- (musica) adattamento musicale di lamentazioni funebri sacre o profane cantato solitamente da donne per compiangere e rendere più solenne la scomparsa di guerrieri, principi e importanti uomini religiosi
- (musica) nel melodramma italiano del XVII° secolo, scena che precede la conclusione tragica dell'opera
- il lamento d'Arianna del Monteverdi
Voce verbale
lamento
- prima persona singolare dell'indicativo presente di lamentare
Sillabazione
- la | mén | to
Pronuncia
IPA: /laˈmento/
Etimologia / Derivazione
dal latino lamentum, probabilmente dalla radice protoindeuropea *la- col significato di piangere, urlare
Sinonimi
- gemito, querimonia, piagnucolio
- (di cane)guaito
- (di cucciolo) uggiolio
- (di dolore) pianto, ' compianto
- (per estensione) geremiade, lamentazione, lamentela, lagnanza, protesta, rammarico, reclamo, recriminazione, rimostranza
Contrari
- apprezzamento, approvazione, complimento, lode, soddisfazione
Termini correlati
- lamentoso
Traduzione
- Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, Il Sabatini Coletti edizione online su corriere.it, RCS Mediagroup
- AA.VV., Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari edizione on line su corriere.it, RCS Mediagroup
- WordReference.com, Versione on-line Italiano-Inglese
- AA.VV., Dizionario sinonimi e contrari Mariotti, 2006, pagina 304