Curiosità e significato di Vilta

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Non ragioniam di lor, ma guarda e passa è un celebre verso della Divina Commedia di Dante Alighieri, diventato un modo di dire comune, sebbene con numerose varianti, uguali nel senso, ma modificate nel testo ("non ti curar di loro", "non parliam di loro", ecc.).

Nel Canto III dell'Inferno, al verso 51 della diciassettesima terzina, Virgilio sta descrivendo le anime dei cosiddetti "ignavi" (un'attribuzione, in realtà, mai usata da Dante ma nata in seno alla critica), cioè i vili, "coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo":

Dante ha una pessima opinione degli ignavi, perché, contrariamente a lui, che non aveva esitato ad abbracciare le idee politiche che avrebbe pagato con la condizione di esule, essi nella loro vita per viltà non si schierarono mai. Indegni, pertanto, perfino di figurare in un girone infernale, gli ignavi vengono quindi posti nell'Antinferno, una sorta di "non luogo" che li connota in maniera più negativa degli stessi dannati, ai quali il poeta riconosce se non altro un "merito": l'aver fatto una scelta di campo, benché sia stata quella riprovevole della malvagità e della perdizione.

Ciò spiega l'asprezza di Virgilio e la sdegnosa frase con cui liquida gli ignavi: di loro, che nessuna traccia hanno lasciato nel mondo per non essersi mai esposti con una presa di posizione netta tra bene e male, non vale neppure la pena parlare.

Il verso riprende Il Tesoretto di Brunetto Latini, maestro di Dante che sarà poi protagonista del Canto XV:

Nel linguaggio comune questo modo di dire viene usato con un tono di biasimo, rivolgendolo a quelle persone per le quali non vale nemmeno la pena di sprecare parole di condanna: si deve solo andare oltre, soprassedendo in silenzio.

Italiano

Sostantivo

viltà ( citazioni) f inv

  1. condizione di chi è vile
  2. (per estensione) "meschinità" volontaria

Sillabazione

vil | tà

Pronuncia

  • IPA: /vil'ta/

Etimologia / Derivazione

dal latino vilitas cioè "scarso valore"

Sinonimi

  • ingiustizia
  • (per estensione) paura, timore, vigliaccheria, codardia, pusillanimità
  • bassezza, spregevolezza, meschinità
  • (l’essere vile) pusillanimità, pavidità
  • (azione vile) vigliaccata
  • (letterario) bassezza, ignobiltà, abiezione
  • (per estensione) indifferenza
  • iniquità

Contrari

  • integrità
  • coraggio, valore, dignità, audacia, eroismo, fegato, nobiltà, magnanimità

Varianti

  • (antico) viltade, viltate

Proverbi e modi di dire

  • La più grande viltà è quella di non far bene quando si può

Traduzione

  • Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, Il Sabatini Coletti edizione online su corriere.it, RCS Mediagroup
  • AA.VV., Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari edizione on line su corriere.it, RCS Mediagroup
  • AA.VV., Dizionario di italiano edizione on line su sapere.it, De Agostini Editore
  • AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
  • Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli
  • Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
  • Nicola Zingarelli, Lo Zingarelli 1997: vocabolario della lingua italiana, Zanichelli editore, pagina 1988

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